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Dr. Rossano Tosi Psicologo, Psicoterapeuta e Sessuologo Brescia (BS)

Giocattoli Sex Toys Brescia (BS)

Sex Toys, ovvero “come aiutare il piacere ad essere ancora più piacevole...”

Prima di addentrarci nel fantasioso e curioso mondo dei Sex Toys, dobbiamo prima fare un piccolo inciso... che parte dal piacere, per ricondurci poi nuovamente al piacere.

La sessualità non deve essere vissuta come un “dovere”, anche se piacevole, da compiersi più o meno regolarmente, ma come un “orizzonte di possibilità del piacere” che la coppia costruisce nel corso della propria vita, vedere quindi il sesso non come una mera attività, ma come qualcosa di più profondo è il primo passo verso una sessualità felice e soprattutto libera.

In questa ottica allargata ecco che l’aspetto ludico, ossia “il giocare” con il sesso, comprenderà non solo l’agire dei comportamenti più o meno fantasiosi, che hanno lo scopo di dare spazio a desideri e bisogni dei membri della coppia, ma anche “il poter pensare in modo alternativo al piacere”, cioè fuori dagli schemi e da quella routine legata al dovere che rischia di soffocare il piacere.

In quest’ottica i sex Toys diventano strumenti, talvolta terapeutici, in grado di ampliare proprio quell’orizzonte di possibilità, e non solo “semplici” giocattoli curiosi da regalare.

Prima di entrare nel variegato mondo dei Sex Toys, dobbiamo meglio inquadrare cosa si intenda per attività sessuale e piacere, così da evitare fraintendimenti e per comprendere meglio come possano giocare, è proprio il caso di usare questo verbo, quel ruolo di cui abbiamo appena parlato.

Iniziamo con lo specificare che per attività sessuale, qui intendiamo tutti quei comportamenti che hanno come scopo il raggiungimento di quello che viene comunemente chiamato orgasmo, ossia: “l'acme dell'eccitamento erotico, caratterizzato da azioni neuromuscolari che culminano per l'uomo nell'eiaculazione e per la donna in contrazioni perivaginali e altri fenomeni motori e secretori riflessi denotati dalla sensazione di piacere”; rappresenta il massimo grado dell’espressine del piacere sessuale.

In questa prospettiva, detta anche “orgasmica” il comportamento sessuale maschile e femminile viene considerato oggi, dalla sessuologia moderna, staccato sempre più dalla mera componente biologica della riproduzione.

In quest’ottica che abbiamo definito “moderna” possiamo meglio comprendere l’importanza che acquistano i “sex Toys”, che pur essendo sempre esistiti, solo recentemente hanno smosso notevole curiosità, talvolta “pruriginosa” e, a volte perché no, incomprensioni anche fra i sessuologi, relativamente al loro uso, scopo o semplicemente sulla loro classificazione.

Passiamo ora in rassegna i vari Sex Toys, provando a suddividerli in categorie funzionali. Esistono a tal proposito innumerevoli categorizzazioni, io ho qui deciso di seguire una mia linea di pensiero, che non mira ad essere esaustiva o perfetta, ma solo funzionale alla lettura...

Profilattici ed anelli

Iniziamo questa breve disamina dai profilattici, di origine antichissima, prima fatti di budello di capra, hanno poi subito una continua evoluzione così da poter rendere sempre meno artificiale il loro uso, oltre ad aumentarne il livello di sicurezza. Ad oggi, oltre alle classiche versioni ritardanti o stimolanti, li troviamo in diverse colorazioni e “sapori” (utili per quando sono usati per fare sesso orale n.b), fra i gusti più gettonati troviamo: kiwi, banana, fragola e cioccolato.

Per quanto riguarda gli anelli, da applicare alla base del pene o del sacco scrotale, il cui scopo, attraverso una vasocostrizione forzata, è procurare una consistente erezione e/o un ritardo eiaculatorio, possono essere sia elastici o rigidi, acquistano funzione ludica quando sono dotati di escrescenze che stimolano la zona clitoridea o perianale, vedasi per esempio “l’occhio di capra”, un anello elastico sulla cui circonferenza sono incollati dei filamenti morbidi, il cui scopo è proprio sollecitare la vulva e il clitoride provocando intense sensazioni. Gli anelli vengono chiamati, in gergo tecnico, “cockring” ne esistono anche versioni esclusivamente per i testicoli, chiamate “ballstretchers”, lo scopo non è molto diverso da quelli da indossare alla base del pene.

Rientrano, anche se indirettamente in questa categoria, anche i piercing, che vengono solitamente associati a fantasie di natura sado­masochistica. Vengono “posizionati” sulla lingua, sui capezzoli, sui genitali e nell’orifizio anale (qui permettono una costante stimolazione dovuta alla dilatazione dello sfintere una volta indossato).

I sostituti

Definiamo sostituti i Toys che, come dice il nome, hanno come scopo la sostituzione dell’organo genitale maschile o femminile, a livello funzionale. In questa famiglia rientra in primis il “Dildo” (nome tecnico che viene dato al sostituto del pene maschile) di cui esistono diverse tipologie, suddivise per forma e dimensioni, oltre che per funzione, infatti, a seconda del loro uso, penetrazione vaginale o anale, mostrano differenze talvolta notevoli, e vengono utilizzati sia nei rapporti omosessuali che in quelli eterosessuali. Un particolare tipo di Dildo, che merita un proprio spazio, è quello detto a “cintura” che consta propriamente di una cintura che viene legata in vita ed alla cui estremità anteriore è fissato un Dildo, sempre per simulare la penetrazione e viene solitamente utilizzato nei rapporti di tipo lesbico e, a volte, in quelli di tipo eterosessuale quando l’uomo desidera provare nuove sensazioni erotiche attraverso la penetrazione anale compiuta dalla donna.

Quando il Dildo è dotato di un motore elettrico che produce una vibrazione, viene chiamato “vibratore”. La funzionalità rimane la medesima, cioè la sostituzione del pene, ma l’aggiunta della vibrazione meccanica ne aumenta la capacità di produrre piacere. Merita, un piccolo spazio in questa descrizione il vibromassaggiatore, molto usato dalle donne, e che consiste solitamente di apparecchio elettrico dalle dimensioni contenute, a cui ad un’estremità è presente una semisfera vibrante, che viene posizionata in prossimità della zona clitoridea procurando, attraverso una costante vibrazione, un intenso piacere e che in alcuni casi può condurre all’esperienza degli orgasmi multipli.

Esistono poi, in ambito più maschile, vagine artificiali in lattice, dotate nei modelli migliori di motori vibranti, e la cui estetica richiama il pube femminile riproducendone i particolari (a seconda dei gusti con e senza peli etc.); i modelli più evoluti e costosi riproducono anche l’orifizio anale (ovviamente più stretto rispetto a quello vaginale). In questo contesto non possiamo poi non ricordare le famose “bambole gonfiabili”, passate da caricature poco somiglianti alla realtà, ma comunque dotate di orifizi, bocca compresa, utilizzabili ai fini penetrativi, fino a arrivare agli ultimi modelli, non più gonfiabili ma di lattice (tipo manichino) e dotate di tutte le caratteristiche peculiari della realtà, tipo il calore, la ruvidezza etc. Ne esistono di tutti i tipi, colori e dimensioni, sia di genere maschile, con dildo riproducente un pene, che femminile. All’ultima fiera dedicata alla presentazione degli ultimi modelli di sex Toys, sono state presentate bambole dotate di microfoni che riproducono suoni, quali gemiti etc.

Corde, morsi, anelli et similia

Una pratica ludica fra le più note è il “bondage”, i lacci utilizzati possono essere di seta, raso, corda, lo scopo è l’immobilizzazione di alcune parti del corpo del partner, solitamente le mani, le braccia, i piedi o le gambe, provocando una particolare eccitazione legata, è proprio il caso di dirlo, al ruolo passivo.

Conosciutissime sono le manette, semplici o ricoperte di peluche colorato, che oltre a creare una dinamica “attivo-passivo”, come nel Bondage, stimolano fantasie legate ai giochi di ruolo. Entrando nella sfera sado-masochista, troviamo oggetti come catene e collari, che rivestono il medesimo ruolo delle corde o delle manette citate poco sopra, o i morsi a palla, una sorta di bavaglio alla cui estremità si trova una sfera, solitamente di lattice o di pelle, che viene inserita nella bocca, proprio come fosse il morso di un cavallo, da qui il nome. Il piacere in questo caso nasce dalla difficoltà respiratoria e di movimento, oltre che dall’impossibilità di parlare, il tutto sempre inquadrato nella dualità “attivo-passivo” tipica dei giochi sadomasochistici.

Sempre nel variegato mondo del sadomaso, come viene comunemente chiamato, troviamo un’altra serie di Sex Toys che vengono definiti “punitivi”, in quanto comportano una stimolazione di tipo doloroso, da lieve a moderata, che viene vissuta come stimolante e piacevole. Ovviamente rientrano in questa particolare tipologia le fruste e i frustini, le palette per lo spanking (attività che consiste nella percussione del sedere con una grossa paletta di legno) vari tipi di pinze per i capezzoli e per le grandi e piccole labbra, a cui solitamente vengono legate catene o piccoli pesi, a tal proposito ricordiamo anche l’esistenza di uncini veri e propri che vengono conficcati sotto cute e poi legati, come le pinze, a pesi per provocare trazione meccanica della pelle e un piacere di tipo masochistico.

Commestibili, giochi da tavola etc...

Fra i Toys più conosciuti, forse perché ritenuti goliardici e “sdoganati” nella cultura popolare, troviamo i “commestibili”, anche se forse non tutti sono concordi nel ritenerli dei Sex Toys, in alcuni casi particolari possono aiutare ad aumentare quell’orizzonte del piacere di cui abbiamo parlato prima. I più gettonati non sono veri e propri “giocattoli” e vanno dalla pasta a forma fallica agli indumenti intimi fatti di caramelle. Particolare menzione va invece fatta per le creme spalmabili, sempre più usate per rendere i momenti intimi più divertenti, ne esistono moltissime in commercio, sia create appositamente per essere vendute come Sex Toys, che già esistenti e ri-utilizzate a questo scopo, come la nutella o la panna spray. L’aspetto ludico non è legato solo alla commestibilità, ma anche e soprattutto ai giochi che possono permettere di creare, sfruttando il legame intenso che esiste fra cibo ed eros.

Hanno fatto la loro comparsa sul mercato anche giochi da tavola “erotici”, il cui scopo è creare uno spazio d’opportunità in cui vivere liberamene la propria sessualità e le fantasie ad essa collegate. Dalle versioni riviste dei classici giochi da tavola, la più famosa è quella del Monopoly, in cui al posto degli alberghi vengono costruiti strip club e con le carte degli “imprevisti” e delle “opportunità” dovutamente a tema erotico, allo strip poker in cui le puntate vengono fatte con gli indumenti al posto delle fiches. Esistono poi versioni a tema del gioco dei dadi, in cui al posto dei numeri sono riportate posizioni del Kamasutra o “compiti” da svolgere.

Inclassificabili...

Infine, per ultimi, ma non per ultimi, vi sono tutti i Sex Toys che difficilmente possono venir inclusi nelle precedenti categorie, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di Toys dedicati al gioco maschile.

Pensiamo a quelle che potremmo chiamare Pompe a pressione per l’ingrossamento del pene, che attraverso una vasocostrizione passiva ne provoca un ingrandimento artificiale, oltre a dare un piacere particolare dovuto alla differenza un primo e un dopo.

Abbiamo poi le cosiddette “dita cinesi”, ditali solitamente in lattice, ovviamente dalle forme particolari e con protuberanze, dette creste, necessarie alla stimolazione clitoridea, richiamano come funzionalità gli anelli penieni.

Non possiamo, per finire, non citare uno dei sex Toys più conosciuto, ossia le “Perle della Geisha”, nate inizialmente come strumento per la ginnastica pelvica, hanno finito poi per avere un ruolo nella masturbazione femminile. Si tratta di sfere, ecco perché il nome perle, unite da un filo che vanno introdotte nella vagina o nell’ano, per poi essere sfilate, più o meno velocemente. Il piacere nasce dalla dilatazione, seguita poi dalla successiva contrazione che subiscono la vagina o l’ano, e che procura piacere erotico.

Dott. Rossano Tosi
Psicologo Brescia

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Dr. Rossano Tosi

Psicologo, Psicoterapeuta e Sessuologo

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